Tra le nove tracce che compongono Tutte le strade, il disco pubblicato da Maonee nel luglio 2024, ce n’è una che si distingue per carica, leggerezza e immediatezza: si tratta di “Estasi”, uno dei tre singoli ufficiali estratti dall’album, nonché – a detta dello stesso artista – la vera porta d’ingresso al progetto.
“Estasi” è un concentrato di pop rock energico, con sfumature che strizzano l’occhio al pop punk di matrice anglosassone, ma senza rinunciare a un’anima marcatamente commerciale. Una canzone costruita per colpire al primo ascolto, ma che non scade mai nella banalità o nel superfluo.
“Volevo un brano che quasi richiamasse uno stile pop-punk-rock”, racconta Maonee, “ma che avesse un’anima sfacciatamente commerciale e una certa immediatezza di ascolto. È nato da un riff di chitarra, in un momento di leggerezza e allo stesso tempo di ricerca di esplosività.”
Ed è proprio quella leggerezza che si fa largo nel testo, che affronta in modo scanzonato e sfacciato (ma mai volgare) il tema senza tempo del corteggiamento. Una scelta precisa, voluta: tra i brani più riflessivi e profondi dell’album, Estasisi ritaglia lo spazio per essere il momento di sollievo e adrenalina, senza troppi pensieri ma con tanta voglia di far muovere testa e gambe.
Sul piano musicale, il brano si regge su una struttura essenziale ma d’impatto: chitarre potenti, basso pulsante, batteria presente e incisiva, e una voce che graffia, spinge, coinvolge. Nessun orpello: è tutto suonato, diretto, vivo. Anche in fase di produzione, Maonee ha scelto di lasciarlo “quasi grezzo”, conservando l’energia del primo take e affidandosi a pochi elementi chiave, tra cui le doppie voci, che donano colore e dinamismo all’arrangiamento.
“Estasi” si presenta così come una hit estiva perfetta, pensata per far ballare, cantare e scatenarsi, senza dimenticare quell’inconfondibile tocco personale che Maonee sa sempre mettere nei suoi pezzi.
Se Tutte le strade è un viaggio tra sonorità e stati d’animo diversi, Estasi è la sosta in cui si apre il finestrino, si alza il volume e ci si gode l’aria sul volto. Un brano che merita di essere inserito nella playlist delle “estivone” – quelle che accompagnano le notti più calde e i momenti più liberi.
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