Cosa ci rimane dopo che qualcuno attraversa la nostra vita? Secondo Spinaz, artista pugliese di nascita ma romagnolo d’adozione, resta “Un pezzettino”: una traccia, un frammento, un sapore che continua a pulsare tra i dettagli di ogni giorno. È questo il cuore del suo nuovo singolo, una canzone che sembra leggera ma che scava con discrezione in uno dei temi più attuali e universali: la permanenza emotiva dei legami, anche se brevi.

Dopo aver messo a nudo il proprio vissuto in brani come Fondotinta, contro il body shaming, e Skapocchio, più ironico e provocatorio, Spinaz torna con un pezzo pop che mescola immediatezza e profondità. “Mi sbucci il cuore e ne mangi, ne mangi un pezzettino”: è da versi come questi che si intuisce subito la cifra stilistica dell’artista, capace di rendere poetica un’immagine domestica come quella di un mandarino.

Una metafora che sa di verità

In Un pezzettino, Spinaz affida il peso dei ricordi a una metafora tanto semplice quanto potente. Un mandarino sbucciato diventa l’immagine perfetta per raccontare cosa succede quando qualcuno ci tocca nel profondo, anche solo per poco: si porta via un pezzo di noi, e allo stesso tempo ci lascia qualcosa di sé.

Il brano si muove tra le crepe sottili che restano dopo un legame imperfetto, in un equilibrio raro tra leggerezza sonora e intensità emotiva. Non c’è il melodramma della perdita, ma piuttosto una consapevolezza limpida: non torneremo mai esattamente quelli di prima. E va bene così.

Un messaggio attuale in un’epoca di legami fragili

In un tempo in cui le relazioni sembrano sempre più rapide, disconnesse, “liquide”, Spinaz sceglie di soffermarsi non su ciò che manca, ma su ciò che resta. Un approccio quasi controcorrente, che suona autentico e necessario. Non è un caso che secondo una recente indagine dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, oltre il 65% degli under 35 dichiari difficoltà a creare relazioni stabili: in questo panorama, “Un pezzettino” è uno specchio sincero in cui riconoscersi.

Il tono è giocoso, ma mai superficiale. La scrittura di Spinaz ha quella delicatezza rara di chi sa raccontare senza forzature, lasciando spazio all’immaginazione dell’ascoltatore. Ogni immagine è concreta, ogni verso è pensato per arrivare dritto, senza fronzoli, come una carezza che pizzica.

L’amore che passa ma lascia tracce

Spesso pensiamo che per contare nella nostra vita una persona debba restare a lungo – racconta Spinaz – Invece non è così. Ci sono incontri brevi che ci scombussolano più di quelli durati anni.
Ed è proprio da qui che nasce il valore del brano: riconoscere e dare dignità anche ai legami brevi, fugaci, ma significativi.

Un litigio, un’abitudine condivisa, una voce che manca al mattino: basta poco per cambiare un battito emotivo. E se è vero che lasciamo una parte di noi alle persone che attraversano il nostro cammino, è altrettanto vero che ogni “pezzettino” ci insegna qualcosa di noi stessi.

Una canzone da ascoltare con il cuore (e con lo stomaco)

C’è qualcosa di viscerale e tenero, in questa nuova uscita di Spinaz. Il brano sembra parlare alla pancia, oltre che al cuore. È facile trovarsi a canticchiarlo, magari mentre si sbuccia davvero un mandarino, o si ripensa a quella persona che è passata e ha lasciato un segno.

“Un pezzettino” è un piccolo manifesto della resilienza affettiva, un inno gentile a tutto ciò che non finisce davvero, anche quando sembra passato. E in un mondo che spesso ci spinge a dimenticare in fretta, Spinaz ci invita a custodire, senza paura, quei frammenti che ci hanno reso più umani.

Perché in fondo, siamo anche la somma di tutti quei “pezzettini” che abbiamo dato. E che ci sono rimasti addosso.

Su segnalazione di Radio Promoter per Music & Media Press