Il 25 maggio segna un anniversario importante: esattamente un anno fa usciva “Eri tu”, il brano intenso e toccante con cui Elisa Morsut ha dato voce a una delle esperienze più difficili e taciute di molte persone — il disamore, quello che si trasforma in relazioni tossiche e autodistruttive.

Scritto e composto dalla stessa artista, classe 2000, originaria di un piccolo paese del Friuli – Venezia Giulia, “Eri tu” si è fatto strada sin da subito tra le preferenze degli ascoltatori italiani (e non solo), grazie alla sua forza emotiva e alla capacità di raccontare con lucidità e delicatezza una realtà tanto comune quanto spesso ignorata.

Una canzone, una catarsi

“Elisa ha scritto il brano al pianoforte, in un momento di profondo dolore, dopo la fine di una relazione violenta. ‘Con gli occhi spenti, mi sono seduta al pianoforte e ho lasciato fluire il dolore’, racconta l’artista. Quello sfogo personale è diventato una canzone universale. I versi non lasciano spazio a fraintendimenti:

“Ma eri tu, a credere in me, senza di te io non esisto, tu mi dicevi stammi vicino.”
“Vetri rotti e candele spente nella nostra stanza vuota, sento il suono della tua voce che mi grida di andar via.”
“Prendi il mio corpo e lascialo spento, abbraccio la morte e spero si trasformi presto in vita.”

Con queste parole, Elisa ci accompagna in un viaggio profondo, tra dipendenza emotiva e ricerca di liberazione. Il tutto sorretto da un arrangiamento orchestrale ricco di sfumature, che alterna momenti dolci e introspettivi a vere e proprie esplosioni di intensità.

Una voce potente, una missione importante

Elisa Morsut non è solo una giovane artista con una vocalità potente, emozionale e fuori dal comune. È anche una donna che ha deciso di utilizzare la musica per sensibilizzare, per accendere un faro su dinamiche relazionali spesso invisibili ma dolorosamente presenti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa il 30% delle donne nel mondo abbia subito violenze da un partner nel corso della vita. Ma accanto alla violenza fisica, esiste quella emotiva, più sottile e più difficile da riconoscere, che può avere effetti altrettanto devastanti. “Eri tu” è un invito a riconoscere quei segnali, a non restare in silenzio.

Un anno di emozioni e consapevolezza

Dalla sua pubblicazione, “Eri tu” ha viaggiato su diversi palchi italiani — dall’Emilia-Romagna alla Toscana, dall’Abruzzo al Friuli. Ovunque ha smosso emozioni profonde, grazie a un linguaggio musicale che unisce la classicità del pop italiano a una sincerità interpretativa rara. La voce di Elisa, potente ma mai artefatta, sa parlare al cuore di tutte le età.

Anche il visual video che accompagna il brano è carico di simbologie. Girato in una villa abbandonata, racconta la trasformazione interiore di una donna che, pur ferita, sceglie di andare avanti. Il sontuoso abito rosso, il volto espressivo, il gesto finale di chiudere una porta per sempre: ogni dettaglio è pensato per rappresentare il momento in cui si sceglie di ricominciare.

Un ringraziamento dal cuore

In occasione del primo anniversario, Elisa Morsut desidera ringraziare chi ha sostenuto il progetto e chi ha riconosciuto se stesso nelle parole di “Eri tu”. «È una canzone da ascoltare con il cuore», afferma, ed è proprio con il cuore che si è creata una connessione autentica con il suo pubblico.

“Eri tu” è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Riascoltarla oggi significa rendere omaggio a una storia di coraggio e trasformazione. Ma significa anche celebrare la musica come strumento di consapevolezza, cambiamento e rinascita.