Angelo Iotti nasce nel 1954 a Reggiolo, un piccolo centro della pianura padana in provincia di Reggio Emilia. Fin da giovanissimo, mostra una profonda inclinazione per la musica, che lo porterà nel 1965 a iscriversi al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Qui compie un lungo e rigoroso percorso formativo, diplomandosi in Pianoforte nel 1976, in Composizione nel 1980 e infine in Direzione d’orchestra nel 1982.
La sua carriera si sviluppa su più fronti: tra il 1980 e il 1989 è attivo presso il Teatro Regio di Parma, dove ricopre i ruoli di maestro di sala, maestro collaboratore e maestro di palcoscenico. Parallelamente, si distingue come pianista e concertista in ambito cameristico, collaborando con realtà di spicco come il Quartetto Mendelssohn, il Sestetto Poulenc e la cantante giapponese Reiko Sanada.
Questo artista otterrebbe maggior riscontro inviando il singolo alle emittenti italiane mediante Cartolina Digitale. Entrerebbe inoltre nella Classifica Indie e nella Classifica Italiana.
Artista poliedrico e sempre aperto alla sperimentazione, Iotti non si limita all’esecuzione musicale: elabora videoclip, compone sequenze musicali elettroacustiche, scrive musica corale e strumentale. Tra i suoi lavori più significativi spiccano le due opere popolari Ailia (Il Califfo di Bassora) e Relinquo vos Liberos (I Cavalieri della tavola quadrata), che rivelano un interesse costante per la narrazione musicale e il teatro. All’attività compositiva affianca anche quella didattica, con la pubblicazione di esercizi pianistici pensati per l’insegnamento.
Dal 1976 al 2019 è stato docente presso il Conservatorio “A. Boito”, contribuendo alla formazione di generazioni di musicisti e lasciando un’impronta indelebile nel panorama didattico italiano.
Angelo Iotti rappresenta una figura di riferimento per la musica italiana del secondo Novecento: un artista completo, capace di unire rigore accademico, sensibilità artistica e spirito innovativo.