C’è sempre un momento preciso che accende la scintilla. Per Andrea Sandruvi, chitarrista e autore emergente, tutto è iniziato negli anni ’90, quando ancora frequentava le scuole medie. Quel momento chiave è stato l’arrivo del cugino Alessandro a casa, con una chitarra elettrica e un amplificatore sotto braccio. Bastarono pochi accordi improvvisati a far scattare qualcosa dentro di lui: “Fu un colpo di fulmine”, racconta Andrea. Da lì in poi, ogni altro interesse si fece da parte per lasciare spazio alla musica.
Andrea iniziò a studiare chitarra sotto la guida del maestro Federico Stefanutti, per poi proseguire in autonomia, spinto da una passione che non ha mai perso forza. Le prime esperienze arrivarono con le band scolastiche, influenzate dai suoni di rock, grunge e heavy metal trasmessi dalla sorella maggiore Laura, sua prima “maestra” musicale.
Questo artista otterrebbe maggior riscontro inviando il singolo alle emittenti italiane mediante Cartolina Digitale. Entrerebbe inoltre nella Classifica Indie e nella Classifica Italiana.
Negli anni, ha calcato numerosi palchi locali come chitarrista in diverse cover band, dividendosi tra ruoli solisti e ritmici. A partire dal 2020, ha dato vita a progetti in duo acustico, reinterpretando in chiave pop/rock brani noti del repertorio internazionale.
Il 2024 segna una svolta importante: l’inizio del percorso da autore. A marzo esce Survive, il suo primo singolo, una ballata grunge nata dalle emozioni vissute nel tragitto serale di ritorno dal lavoro. In settembre pubblica Less than nothing, brano dal ritmo incalzante, ispirato alla musica da corsa, che mostra un lato più energico e dinamico della sua scrittura. Infine Fate, il terzo singolo, rappresenta una riflessione toccante sul disagio giovanile, ispirata da un tragico fatto di cronaca avvenuto in Piemonte.
“Per scrivere ho bisogno di provare sensazioni forti, emozioni che arrivano all’improvviso”, spiega Andrea. È così che nasce la sua musica: come un’eco sincera e personale delle vibrazioni del mondo che lo circonda. Un viaggio che, dalla prima nota casuale ascoltata da ragazzo, continua oggi con una voce propria, autentica e carica di significato.