Cosa succede quando la musica smette di cercare soluzioni e si limita ad ascoltare? È questa la domanda che attraversa “Algofobia”, il nuovo singolo di Steve, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un brano che si confronta senza filtri con una delle paure più intime e universali: quella del dolore fisico.
“Algofobia” non è solo un titolo, è un manifesto. Steve sceglie di esplorare la paura del dolore come stato esistenziale, scavando in quella zona di confine dove il corpo cede e la mente vacilla. La scrittura è spoglia, tagliente, autentica: niente orpelli, solo la verità di un’esperienza vissuta e raccontata nella sua nudità. “Il dolore ci mette a nudo. Con questa canzone ho cercato di non proteggerlo, ma di lasciarlo parlare”, racconta l’artista.
La produzione segue la stessa linea emotiva: minimale ma carica di tensione, capace di sospendere il tempo e restituire l’urgenza di un sentire che non può essere ignorato. In questo paesaggio sonoro scarno ma denso, il dolore diventa quasi un personaggio, prende forma, respira, si fa materia.
“Algofobia” è un atto di esposizione radicale, che non cerca conforto né risposte facili. È un invito a sostare nel disagio, ad accogliere la vulnerabilità come parte della condizione umana. Una canzone che non consola, ma accompagna. Che non giudica, ma comprende.
Con questo brano, Steve continua un percorso artistico coraggioso e coerente, capace di unire introspezione e rigore espressivo. “Algofobia” non è solo musica: è un gesto di verità.
Hai già ascoltato il brano? Cosa ti ha colpito di più?
Su segnalazione di Radio Promoter.